Enneagramma

Enneagramma

 

enneagramma

 

Essendo io stesso alla ricerca del mio enneatipo ed avendo compagni di viaggio, questa pagina sarà sempre in costruzione, con nuove informazioni, esperienze e riflessioni personali che mi va di condividere con chi incappa in questo mio spazio.
l’Enneagramma è uno studio sul carattere, iniziato dai Sufi millenni fa e riscoperto da Ichazo e Naranjo in questo secolo. La Gestalt lo usa come strumento di consapevolezza.
Ci sono tre macro aree di caratteri: pensiero, azione e sentimento, a ciascuna area appartegono

tre caratteri, in totale, quindi, nove (ennea).
Nei caratteri si individuano una passione predominante ed una virtù. In realtà tutti i caratteri sono presenti in noi, uno diciamo che è preponderante. Attraverso l’individuazione del proprio enneatipo si può vedere i propri “scivoloni” e cercare di arginarli prima che diventino un fiume in piena.
Per esperienza personale sono convinto che per l’enneagramma, così come per tutti i tipi di test, bisogna stare molto attenti a non etichettare, o etichettarsi, in cerca della bacchetta magica per la guarigione, la felicità o la serenità.
Semplicemente non esiste, la ricerca è dura ma paga, ci sono pause e mi accorgo via via che vivo, lavoro, amo, che durerà davvero tutta la vita. E’ una Scelta.

La difficoltà dell’enneagrama è che spesso la nostra esagerazione non vuole farsi riconoscere anche perchè ci siamo profondamente attaccati. Il carattere è una coazione  a ripetere ma anche una specializzazione. Siamo tutti orgogliosi delle nostre nevrosi…

E’ come se dentro di noi ci fossero delle funzioni (9), ed una fosse esagerata. prima della nascita siamo una cosa sola con la mamma, il legame, da cui poi “scaturisce” il carattere, inizia dopo la nascita. Il legame primario ha due facce, una luminosa ed un altra più ombrosa, che poi è legata agli stili di attaccamento. Si possono mettere le varie parti ombrose in tre macrocategorie: disillusione, diffidenza e risentimento.

il percorso che delinea l’enneagramma è teso non a levare uno dei tre lati (che comunque abbiamo tutti), ma ad equilibrarli tra loro.

E ancora una volta torna il messaggio che scirve anche Kopp dove non c’è bacchetta magica, ma solo ricerca  personale, faticosa e  che sembra spesso più forte di noi.[:en]

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Essendo io stesso alla ricerca del mio enneatipo ed avendo compagni di viaggio, questa pagina sarà sempre in costruzione, con nuove informazioni, esperienze e riflessioni personali che mi va di condividere con chi incappa in questo mio spazio.
l’Enneagramma è uno studio sul carattere, iniziato dai Sufi millenni fa e riscoperto da Ichazo e Naranjo in questo secolo. La Gestalt lo usa come strumento di consapevolezza.
Ci sono tre macro aree di caratteri: pensiero, azione e sentimento, a ciascuna area appartegono
tre caratteri, in totale, quindi, nove (ennea).
Nei caratteri si individuano una passione predominante ed una virtù. In realtà tutti i caratteri sono presenti in noi, uno diciamo che è preponderante. Attraverso l’individuazione del proprio enneatipo si può vedere i propri “scivoloni” e cercare di arginarli prima che diventino un fiume in piena.
Per esperienza personale sono convinto che per l’enneagramma, così come per tutti i tipi di test, bisogna stare molto attenti a non etichettare, o etichettarsi, in cerca della bacchetta magica per la guarigione, la felicità o la serenità.
Semplicemente non esiste, la ricerca è dura ma paga, ci sono pause e mi accorgo via via che vivo, lavoro, amo, che durerà davvero tutta la vita. E’ una Scelta.

La difficoltà dell’enneagrama è che spesso la nostra esagerazione non vuole farsi riconoscere anche perchè ci siamo profondamente attaccati. Il carattere è una coazione  a ripetere ma anche una specializzazione. Siamo tutti orgogliosi delle nostre nevrosi…

E’ come se dentro di noi ci fossero delle funzioni (9), ed una fosse esagerata. prima della nascita siamo una cosa sola con la mamma, il legame, da cui poi “scaturisce” il carattere, inizia dopo la nascita. Il legame primario ha due facce, una luminosa ed un altra più ombrosa, che poi è legata agli stili di attaccamento. Si possono mettere le varie parti ombrose in tre macrocategorie: disillusione, diffidenza e risentimento.

il percorso che delinea l’enneagramma è teso non a levare uno dei tre lati (che comunque abbiamo tutti), ma ad equilibrarli tra loro.

E ancora una volta torna il messaggio che scirve anche Kopp dove non c’è bacchetta magica, ma solo ricerca  personale, faticosa e  che sembra spesso più forte di noi.

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